Nata a Pesaro nel 1962 come azienda artigianale specializzata nella produzione di arredi per bar e gelaterie, IFI segna la storia dell'arredo per i locali food & beverage, grazie a innovazioni che hanno dettato nuovi standard di riferimento per il settore, in tutto il mondo.

Oltre a una gamma vastissima di arredi, all'azienda si devono infatti il primo banco bar industriale (anni '60), il primo banco bar componibile (anni '70), il primo telaio in acciaio trattato contro la corrosione passante (anni '80), la dirompente filosofia di arredo per locali pubblici Platinum IFI Concept (2005), il servizio bar hi-quality/low-cost Start Up (2012) per permettere ai giovani in cerca di occupazione di avviare un'attività di bar a costi accessibili, e la proposta di arredo destrutturato e polifunzionale Bar Sharing (2013).

Verso la fine degli anni '90, IFI mette in campo la propria esperienza nella refrigerazione, designer affermati e progettisti emergenti affiancati da un dipartimento R&D composto da oltre 30 professionisti, per affermarsi con il proprio stile nel mondo del Gelato Artigianale, dando vita a IFI Gelato Village: scelta che in pochi anni porta il marchio a distinguersi per la vastità dell'offerta e, ancora una volta, per la portata innovatrice.

IFI Gelato Village racchiude una gamma di prodotti oggi definibile a buon diritto unica al mondo, rivolta ai gelatieri artigiani più esigenti e meticolosi. Oltre a proporre un ampio catalogo di vetrine tradizionali, IFI inventa il primo pozzetto ventilato, per offrire un significativo miglioramento nel rapporto costo/beneficio a chi sceglie la strada della tradizione, e rivoluziona il mercato con Tonda(design Makio Hasuike & Co + IFI R&D), la prima vetrina gelato rotonda e rotante al mondo.

Nel 2011, IFI inventa il primo sistema di chiusura ermetica per le vetrine tradizionali (HCS) e il sistema anti-rotazione per le carapine. Nel 2014, vince l’Oscar del design, il Compasso d’Oro, grazie a Bellevue con tecnologia Panorama (design Marc Sadler + IFI R&D) inedita sintesi di due archetipi della gelateria artigianale da sempre in antitesi: la perfetta conservazione del gelato nei banchi a pozzetto e la visibilità dei gusti nelle vetrine.